Pompe di calore e chimica dell'acqua

In genere, le pompe di calore sono abbinate a impianti di riscaldamento riempiti con acqua di rubinetto e, talvolta, un inibitore chimico progettato per prevenire la corrosione del sistema.

Per i clienti che desiderano un sistema di riscaldamento affidabile, esistono tuttavia alcune opzioni da prendere preferibilmente in considerazione. 

La prima opzione consiste semplicemente nel riempire l'impianto con acqua addolcita, purché soddisfi i criteri indicati nel manuale della pompa di calore per quanto riguarda il PH, la conducibilità e varie misure di durezza dell'acqua. In teoria potrebbe trattarsi dell'acqua dell'acquedotto, ma in ogni caso è necessario un buon kit di analisi dell'acqua per verificare che la propria acqua, trattata o meno, soddisfi i criteri richiesti. Solo poche settimane fa, abbiamo effettuato un'assistenza ad un impianto corroso da acqua addolcita, in cui i detriti hanno ostruito il condensatore, e hanno causato il blocco della pompa di calore.

 

Nell'immagine vedete i detriti provenienti da uno scambiatore di calore installato in un impianto in cattivo stato di manutenzione.

 

I detriti accumulati possono danneggiare la pompa di calore in modo irreparabile.

Impianto di trattamento dell'acqua

La seconda opzione, che offre una migliore riduzione del calcare e della corrosione, consiste nell'installare un impianto che purifichi e demineralizzi completamente l'acqua. Questo ha il vantaggio di bilanciare il pH (riducendo il potenziale di corrosione). 

Per l'eventuale reintegro dell'impianto, verrà poi installata in loco un'unità a cartucce di resina, da collegare all'ingresso dall'acquedotto.

 

 

 

Parametri di riferimento

Accorgimenti

Entrambi i metodi non possono eliminare del tutto l'ossigeno nell'impianto, che tuttavia causerà una minima corrosione. Una volta consumato l'ossigeno, la corrosione cesserà, ma ricordate di ridurre al minimo l'aerazione dell'acqua durante il riempimento dell'impianto e di tenere presente che ogni rabbocco ne aggiungerà un'ulteriore piccola quantità. 

Per entrambi gli approcci ci sono un paio di azioni chiave da intraprendere:

1. Ricordate sempre di flussare l'impianto prima del riempimento, qualunque sia il metodo utilizzato, per eliminare i detriti accumulati. Non dimenticate che elementi come gli accumuli e i puffer possono iniziare a accumulare sporco prima ancora di riempire l'impianto, se lasciati in loco troppo tempo. 

2. È necessario che l'impianto sia il più sanificato possibile, per evitare la crescita di biofilm e alghe che possono alterare la chimica dell'acqua attraverso i loro processi biologici, creando una possibile causa di guasti.

Ricordate di calcolare il volume d'acqua necessario prima del riempimento, e calcolare il tempo di riempimento in base alla potenza dell'impianto di addolcimento.

 

Se hai bisogno di ulteriori informazioni sulle modalità di riempimento dell'impianto e sul trattamento dell'acqua, non esitare a contattarci (info@stiebel-eltron.it - 030 5528048).